Il motore di ricerca degli studiosi di Seneca
Personaggio: Cristoforo Colombo
Veniet tempus (QNat 7.25). Stoic Philosophy and Roman Genealogy in Seneca’s View of Scientific Progress
analizzando le teorie astronomiche di NTR la concezione del progresso scientifico di S. si rivela profondamente debitrice dell’eredità etica ed epistemologica dello stoicismo originario, perfettamente intonata al provvidenzialismo e legata a un’idea di competizione intergenerazionale necessario all’avanzamento della virtù che non è spontaneo
Columbus’ Senecan prophecy
Esame della fortuna di MED 375-379, incluso nel Libro de las Profecias di Cristoforo Colombo e parafrasato in una lettera del 7 luglio 1503 scritta ai sovrani Ferdinando e Isabella da Giamaica; ripresa della citazione senecana da parte del figlio di Colombo, Ferdinando, nella Historia del Almirante, con lettura al v. 378 di Thyphis (A: yphisque) in luogo di Thethis (E: tethisque)
Il tema dei mondi sconosciuti in Seneca, Med. 375-379
analisi di MED 375-379; esaltazione dell’audacia di chi esplora nuovi mondi; intertestualità: eco dell’adynaton di Verg. ecl. 1, 59-63 e di Hor. carm. I, 3; influsso di due suggestioni letterarie ideologicamente opposte: I. topica della navigazione intesa come violazione delle leggi di natura (mito degli Argonauti); II. considerazione positiva del progresso umano (cf. NTR VII, 25, 4-7; 30, 5-6 e PST 64, 7-8); rapporto tra mito e storia; interpretazione di MED 375-379 in chiave “profetica”; ricezione da parte dei contemporanei alla luce dell’espansionismo transoceanico dell’Impero con Claudio (conquista della Britannia); Fortleben ideologico della tematica: suggestione suscitata da questi versi su C. Colombo che li traduce (insieme con NTR I, praef. 13) in spagnolo nel Libro de las Profecías e li applica a se stesso